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Dis-Circo

PERCORSI PER BAMBINI E RAGAZZI CON DISAGIO PSICHICO SOCIALE E/O DISABILITÀ


I progetti di circo per bambini e ragazzi con disagio psichico e/o sociale e per le persone con disabilità, rappresentano una proposta di pedagogia culturale che da qualche anno si sta diffondendo ed affermando in tutta Europa e, più di recente, anche in Italia e che, per la loro valenza educativa, dovrebbero entrare a pieno titolo nella formazione delle giovani generazioni ed essere utilizzati per l’ampliamento delle capacità delle persone con disturbi comportamentali e/o handicap.
I punti che sono alla base del valore pedagogico di questo progetto sono:
• Gioco ed apprendimento attivo: il circo è gioco in movimento ed attraverso il movimento i diversabili conoscono meglio se stessi e gli altri, sviluppando i propri potenziali.
• Responsabilità e socievolezza: il lavoro del circo chiede ad ognuno una grande responsabilità verso se stesso, verso gli altri e verso gli attrezzi che vengono usati.
• Tolleranza e sensibilità: il circo ci rende sensibile alle nostre esigenze ed a quelle degli altri. L’esperienza di un circo fa in modo che tutti vengano accettati e che ciò che viene ritenuto un difetto diventa una qualità.
• Crescere sui propri errori: il circo aiuta a decondizionare le sovrastrutture in cui esiste l’errore dal momento che dall’errore nasce sempre il superamento di molte difficoltà.
• Comunicazione e creatività: in queste attività la comunicazione diventa universale e le idee dei nostri ragazzi disabili vengano rispettate perché essi devono vivere ruoli diversi dal solito, devono inventare il numero e non devono essere gli insegnanti e dirigerli.
• Applicazione e concentrazione: il circo richiede e favorisce un’applicazione ed una concentrazione continua. Attraverso le arte circensi le persone disabili imparano meglio ad usare li cervello, ma anche a rilassarsi nei momenti di stress. Gli effetti positivi di tutto questo facilitano anche l’apprendimento di contenuti e tecniche tradizionali.


Particolare evidenza si darà, infine, allo studio della figura del Clown che rappresenta la strada delle emozioni. Egli si occupa di tutto, cerca di essere tutto per avvicinarsi a tutti, vive della presenza degli altri e si nutre dell’emozione del mondo; affronta la vita attraverso un percorso parallelo, guardando le cose da angolazioni non considerate da nessuno e questo è il segreto della sua magia. Il percorso di avvicinamento al clown dà la possibilità di esplorare mondi e metodi differenti: esercizi sull’emozione si abbinano a quelli d’ascolto sul gruppo e con facilità si può passare al lavoro sullo stravolgimento della realtà, perché il clown è tutto questo ed anche oltre. In queste situazioni i disabili hanno la possibilità per una volta di non essere costretti a stare in silenzio ad ascoltare, per poi eseguire i compiti giusti ma di alzarsi e di parlare per fare la cosa sbagliata.
Attraverso l’ideazione e la realizzazione di momenti spettacolari, infine, ogni partecipante sarà motivato a dare il meglio di sé nella partecipazione ad un progetto comune.

 Le attività di laboratorio saranno così espresse:
o Approccio alla giocoleria attraverso giochi ed esercizi di coordinazione atti a far acquisire la tecnica di base
o Giochi ed esercizi per la coordinazione di tutto il corpo
o Creazione di movimenti personali
o Primi elementi di acrobatica a terra
o Presa di fiducia nei compagni e costruzione di figure di gruppo
o Giochi di equilibrismo
o Espressione corporea
o Assistere a spettacoli circensi per rafforzare l’attenzione, stimolare centri di interesse e favorire emozioni positive

Obiettivi perseguiti:

Studi pedagogici recenti in merito ai risultati ottenuti, anche in ambienti scolastici, da chi pratica giocoleria dimostrano che:
- offre un valido apporto migliorativo nei problemi di disgrafia e dislessia
- limita il fenomeno della solitudine
- sviluppa la capacità di aggregazione e comunicazione
- canalizza eventuali aggressività
- avvicina i disabili ai volontari e operatori del settore ed a tutto il mondo adulto.
In riferimento ai programmi di stimolo verso le persone con difficoltà questo progetto permetterà di sviluppare le competenze:
• nell’area individuale (concentrazione, creatività, equilibrio interiore, autostima, disciplina, costanza, interesse, indipendenza, motivazione, comprensione)
• nell’area sociale (cooperazione, contatto, comunicazione, rispetto reciproco, responsabilità, integrazione, assistenza)
• nelle discipline cognitive, fisiche e mentali (comprensione di tecniche e contenuti, ingegno, applicazione, interesse).

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